Incontro con Sinistra Italiana


Su sollecitazione di Sinistra Italiana, giovedi 11 giugno 2020 si è svolto un incontro che ha visto la partecipazione di: PD, M5S, Sinistra Italiana, art 1 MDP, Rosso Pinerolese (e Rifondazione comunista).

L’incontro e' stato richiesto per verificare la disponibilità ad aprire un confronto politico in vista delle elezioni amministrative del prossimo anno.

La segreteria del PD di Pinerolo ha già da alcune settimane iniziato a confrontarsi sul tema elezioni amministrative.

Quella che segue è la traccia delle cose che il segretario del circolo PD di Pinerolo Luca Barbero ha detto.



E’ una serata con un ordine del giorno oggettivamente complicato.

Innanzitutto i ringraziamenti. L’aver deciso di convocare questa riunione per provare ad aprire un confronto politico credo abbia un significato ed anche un valore; e questo deve essere apprezzato. E al di là di quello che riusciremo a costruire per le elezioni del 2021 la volontà-disponibilità di riaprire canali di confronto politico a livello locale credo sia comunque un fatto positivo. In un quadro politico fluido e in continuo movimento com’è quello che stiamo vivendo in questi giorni è molto più semplice stare fermi in attesa di capire cosa faranno gli altri piuttosto che provare a confrontarsi per capire se sia possibile fare qualcosa insieme.


Premesso tutto ciò provo a fare alcuni ragionamenti a partire dalla lettera inviata alcune settimane addietro per chiedere la disponibilità all’incontro di questa sera. E lo faccio partendo da quanto scritto al fondo della lettera, nelle ultime righe.

Questa si conclude infatti con la proposta (proposta che è anche soprattutto una richiesta) di fare una serie di incontri di approfondimento (al fine di lavorare per la costruzione di un progetto concreto per il nostro territorio dice testualmente la lettera) per verificare la disponibilità dei diversi soggetti politici e per verificare la fattibilità di questo percorso.

Nella consapevolezza delle difficoltà (e delle diversità) che questo percorso si troverà ad affrontare, a questa richiesta-proposta il Partito Democratico risponde dando la propria disponibilità; una disponibilità che deve però trovare un metodo e avere una scadenza temporale.


A questa nostra disponibilità è però opportuno affiancare alcune riflessioni di carattere generale fatte sempre a partire dalla lettura della lettera ricevuta. Quest’ultima parte da tre presupposti “oggettivi” che, in quanto tali, non sono negoziabili:

1.   che nella primavera del 2021 ci saranno (verosimilmente) le elezioni amministrative a Pinerolo e che questa (messa insieme alle elezioni di Torino) è per il nostro territorio una scadenza importante;

 

2.   che la crisi economica, sociale e ambientale, fortemente aggravata dall’emergenza sanitaria di questi ultimi mesi, corre il rischio di mettere in ginocchio il nostro territorio e di minarne alla radice le sue relazioni sociali;

 

3.   che oggi più che mai abbiamo quindi bisogno di Politica, di politica con la P maiuscola.


Ai presupposti di carattere “oggettivo” la lettera affianca alcune riflessioni che sono i temi sui quali siamo invece chiamati al confronto. Io ne ho individuati (non in ordine di importanza) sostanzialmente 4:

1.   la necessità di costruire politiche che vadano oltre il campanilismo e mettano il territorio al centro dell’azione amministrativa, a partire da Pinerolo intesa come capofila; e per chi ha seguito negli ultimi anni il dibattito sulle così dette “aree interne” (e il Pinerolese è a tutti gli effetti un’area interna) è questo un tema che non può più essere eluso;

 

2.   la necessità di aprire il confronto e la discussione a tutte le esperienze singole e collettive di natura civica, a tutti coloro che vorranno partecipare, andando al di là delle singole forze politiche; la lettera parla di “rottura dei vecchi schemi della politica” e parla di umiltà, di capacità, di competenza, di conoscenza, di creatività e di coraggio; 

 

3.   l’individuazione di cinque temi principali (tenuti insieme dal principio di sostenibilità) sui quali costruire proposta politica : ambiente, innovazione, servizi pubblici, lavoro e lotta alle disuguaglianze; 

 

4.   la costruzione di un fronte progressista ampio per non consegnare ad un centrodestra a trazione leghista il governo della città.


Sui primi tre punti non possiamo che convenire aggiungendo però che avremmo anche bisogno di definire anche quali siano i valori e i riferimenti comuni imprescindibili ai quali richiamarsi, a partire dall’Europa.

Nella condivisione generale di questi primi tre temi non possiamo però non chiedere che il confronto, seppur orientato giustamente al futuro, non tenga, allo stesso tempo anche in considerazione quanto avvenuto dal punto di vista politico-amministrativo (e non mi riferisco quindi alle fratture avvenute nel centrosinistra a Pinerolo nel 2011 e nel 2016) ma alle scelte portate avanti da chi ha amministrato Pinerolo nel passato più o meno recente. Non fare alcuna valutazione di questo tipo renderebbe difficile spiegare le ragioni di questo nostro confronto perché l’essere al governo insieme oggi di questo Paese è utile ma non risolutivo dei rapporti in essere e in divenire tra di noi o tra una parte di noi.

Mi spiego meglio. In questi ultimi quattro anni come PD (ma spesso anche insieme ad altri gruppi consiliari presenti in questa riunione) abbiamo fatto un’opposizione dura ma credo anche argomentata, propositiva e costruttiva rispetto ad alcune scelte “strategiche” fatte dall’attuale maggioranza monocolore che amministra Pinerolo. Alcune scelte “strategiche” le abbiamo anche sostenute con il nostro voto. Siamo però stati generalmente critici sui contenuti e anche sul metodo (e sottolineo il metodo perché credo che in democrazia anche il metodo sia sostanza) di confronto e di discussione avvenuto. Costruire relazioni politiche nuove e diverse è sempre possibile. Questo deve però trovare spiegazioni plausibili e questo sarà possibile solo se le spiegazioni saranno comuni e quindi se anche le ragioni saranno comuni.


Sul punto 4. (la costruzione di un ampio fronte progressista …) credo sia necessario evidenziare alcune cose. La necessità di scongiurare che Pinerolo possa cadere nelle mani di questo centrodestra è sicuramente condivisibile. Allo stesso tempo non credo che possa però essere l’unico collante e soprattutto la ragione politica principale dello stare insieme. Evidenzio così quelle che a nostro parere sono le criticità di questo passaggio per come ci è stato proposto.

Se l’obiettivo principale è scongiurare una vittoria targata Lega, il fronte politico e sociale che dovrebbe essere invitato a confrontarsi in un percorso politico come quello che si vuole intraprendere non può e non deve essere ricondotto alle forze politiche destinatarie dell’invito di questa sera; altre forze politiche, a partire da Italia Viva, hanno piena legittimazione ad essere invitate e a loro spetterà decidere se accettare o no.


Come PD siamo convinti che le alleanze debbano sempre nascere innanzitutto “dal proporre qualcosa per” e non tanto “dal costruire qualcosa contro”.

La strada che abbiamo davanti è questa, sicuramente difficile ma, allo stesso tempo, non impercorribile.

E’ una strada che richiede lavoro ma anche fiducia e disponibilità all’ascolto, anche della critica.