Le difficoltà, la fatica, l’impegno, il coraggio
Una Costituente delle idee, a scala Pinerolese

Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale
art. 49, Costituzione della Repubblica Italiana

Cosa succede intorno a noi?
Se volessimo riepilogare, in poche righe, la situazione e le novità in cui ci troviamo ad operare, come soggetto politico, cosa dovremmo mettere in evidenza?
  • - Il movimento Friday For Future ha, non solo, messo al centro dell’agenda planetaria la questione ambientale, richiamando le cause, gli effetti e le responsabilità del riscaldamento globale, ma ha risvegliato e mobilitato giovani e giovanissimi, in forme e con richieste a cui la politica non sembra così pronta e capace a dare risposte.
  • - Dalle elezione presidenziali statunitensi, nel novembre 2016, e a raggera in Europa ed in Italia, si è sviluppata un’onda montante di ideologie e scelte, che, per intenderci, definiamo nazionaliste, sovraniste, populiste. Che hanno saputo cavalcare ed orientare il malessere, le contraddizioni, le sofferenze, le disuguaglianze che si sono prodotte in ampi strati di popolazione e che i partiti progressisti non hanno visto o hanno sottovalutato. Questa onda montante ha lavorato anche sulla disaffezione, sul risentimento e sull’avversione verso ogni élite (politica e culturale), verso l’Europa e le sue istituzioni, verso le forme democratiche e parlamentari con le quali la politica si esprime. Vissute come estranee o nemiche ed incapaci di risolvere i problemi che attanagliano la gente comune.
  • - La presenza pervasiva, esagerata della comunicazione social, attraverso gli strumenti che la tecnologia mette a disposizione, con tutte le storture che produce, anche nella capacità individuale di costruirsi, in autonomia, una propria idea sui fatti, sulle proposte e sulle possibili soluzioni, ha banalizzato ed estremizzato il messaggio politico. Facendo sembrare i modi e le organizzazioni con cui si faceva politica antiquati ed inutili.
  • - Il formarsi, a seguito delle elezioni politiche 2018, del governo 5Stelle – Lega e il crescendo che ha assunto l’azione di Salvini, hanno prodotto una delle fasi più buie e pesanti della nostra storia, non solo recente. Per uscirne, per via parlamentare, si è adottata una strada inattesa e impensabile, fino a pochi mesi prima: una alleanza tra 5Stelle e PD, in chiave programmatica e con un orizzonte di legislatura. Anche se, quotidianamente, la sua esistenza sembra messa a repentaglio.
  •  La fase congressuale e le primarie del marzo 2019 hanno determinato, dopo un percorso forse ritardato ed accidentato, un nuovo segretario ed un aggiustamento della linea politica del PD. È di alcune settimane l’esito conclusivo di questo aggiustamento: la fuoriuscita di un ex-segretario nazionale (il terzo) e la costituzione di un ulteriore raggruppamento politico.
  • Anche nel piccolo della nostra realtà territoriale e del nostro circolo sono avvenuti mutamenti: l’ultimo segretario, dopo aver presentato le dimissioni ad ottobre 2019, ai primi di novembre è uscito dal PD. Poco tempo prima, un altro ex-segretario cittadino aveva preso le distanze dalle scelte politiche assunte dal partito, uscendo anch’egli. Le diversità si trasformano in divisioni. La nascita di nuove aggregazioni provoca spostamenti e posizionamenti. Non troppo sullo sfondo, la primavera del 2021, con le elezioni amministrative a Pinerolo, scatena mire, calcoli, interessi.

Quali passaggi abbiamo davanti?
Le sensazione, le reazioni che tali cambiamenti generano in ognuno di noi sono disparate e, probabilmente, contraddittorie: disorientamento, stanchezza, attesa, curiosità. Dichiararlo e confrontarci è un passo necessario e opportuno.
Ma è certo che non possiamo e non dobbiamo fare due cose: piangerci troppo addosso e, peggio, vergognarci di essere del PD.
Questo richiamo non vuole far leva, emotivamente, sull’orgoglio e sullo spirito di corpo. È la consapevolezza che cercare di mettere in pratica l’articolo 49 della nostra Costituzione non è facile, però è il compito che ci siamo dati. Dovremo saperlo interpretare in questi tempi confusi e impegnativi. Non ci sono in giro molti esperimenti simili, vorrà ben dire qualcosa.
I piani prioritari di intervento, che abbiamo davanti, sono due (la loro separazione risponde più ad una esigenza espositiva, visto che solo se interagiranno proficuamente potranno dare risultati):
a) il primo, sulla falsariga della campagna di ascolto e raccolta promossa a livello nazionale e chiamata “La Costituente delle Idee”, indispensabile per approfondire la riflessione ed il confronto su quali debbano essere l’orizzonte di senso, il sistema di valori, le idee guida, a cui ancorare il cammino del nostro Partito e del nostro Circolo. A questa ri-definizione del profilo politico si dovrà affiancare una adeguata revisione, ormai indifferibile, delle forme organizzative e comunicative che regolano il nostro impegno;
b) il secondo, più orientato alla scala territoriale pinerolese, che, valorizzando competenze, esperienze e materiali di lavoro, di cui disponiamo, affronti, per tempo, la prossima scadenza amministrativa (il rinnovo della giunta e del Sindaco, nella primavera del 2021). Tenendo presenti almeno tre aspetti: un giudizio ed una valutazione sull’operato della giunta Salvai; l’idea di Città e di territorio che intendiamo promuovere e perseguire; il sistema di alleanze, in chiave locale, da realizzare.
Oltre a questi due piani, dobbiamo risolvere una emergenza: tenere aperta (in senso concreto e non solo) la nostra sede, rendendola un luogo vivace e dinamico di ascolto, di incontro, di proposta e di azione. Ciò vuol dire compiere, prima di tutto, uno sforzo economico: raccogliere, nei prossimi mesi, la cifra che ci permetta di affrontare questa nuova fase sapendo di poter contare su un tetto. Nel frattempo cercheremo di capire come far sì che nella nostra sede succedano delle cose, affinché le persone trovino una buona ragione per entrarci, per tornarci.
Bisogna anche darsi un orizzonte temporale: la scadenza della primavera 2021, con le elezioni amministrative, sarà la verifica decisiva di questo percorso e del nostro lavoro.
Saremo abbastanza bravi da guadagnarci il consenso, la fiducia, il sostegno di quanti ci hanno abbandonato e dei tanti, giovani in particolare, che non ci considerano loro interlocutori?
Saremo in grado di mettere in piedi una proposta politica qualificata, praticabile, condivisibile e convincente per il futuro della nostra Città e del nostro territorio?
Saremo capaci di mettere al centro di questo progetto le idee, le energie, le capacità, le persone di cui il PD dispone?
Il giudizio spetterà alle elettrici ed agli elettori di Pinerolo.

A noi, ora, tocca il coraggio e l’impegno di ri-partire. Concentriamoci sul viaggio.

Goffredo Le Donne
Pinerolo, 12 novembre 2019