IL PATRIMONIO IMMOBILIARE - IL FUTURO DI PINEROLO E L’IMPROVVISAZIONE

Durante la Commissione consiliare di presentazione della prima Bozza del Piano di Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare Pubblico (PUVAT) dello scorso 4 aprile, il Sindaco ha sorpreso tutti i presenti comunicando che uno degli obiettivi della sua Amministrazione, indicato nel documento, è il trasferimento del Palazzo Comunale presso la ex Caserma Bochard, complesso immobiliare acquisito dalla precedenteAmministrazione, con finalità culturali.

Il Sindaco ha spiegato che le ragioni sono da ricondurre al fatto che, nelle scorse settimane, sono emerse delle criticità sulla sicurezza dell’edificio sede del Palazzo Comunale.

La proposta ci lascia alquanto perplessi e contrariati. Tale ennesima trovata crediamo sia il frutto, come altre scelte di questa Amministrazione, dell’estemporaneità e dell’emotività del momento, della mancanza di prospettiva e quindi dell’improvvisazione.

Nel Documento Unico di Programmazione (DUP) 2018-2020, approvato solo alcune settimane addietro, a pag. 95 troviamo indicato che la ex caserma Bochard verrà inserita in un unico progetto che abbia nella Cavalleria e nella sua storia l’elemento caratterizzante e unificante. Nello stesso documento troviamo anche indicata la necessità di eseguire (con le relative risorse economiche) alcuni lavori per la messa in sicurezza del Palazzo Comunale.

Queste repentine giravolte e continui cambi di rotta non fanno bene né a chi ha la responsabilità di amministrare, né alla autorevolezza della Città di Pinerolo, né al futuro della cittadinanza e del territorio.

Il Partito Democratico di Pinerolo, come cerchiamo di sostenere da mesi, crede necessario predisporre una analisi chiara e, se possibile, condivisa della situazione della nostra Città e del territorio. A partire da questo quadro, predisporre un elenco delle necessità e delle possibilità che Pinerolo ha e metterle in ordine di priorità. Utilizzando per questi ragionamenti soprattutto le sedi istituzionali del confronto e della dialettica politica.

Lo sviluppo e la crescita della Città pubblica, che è la città di tutti, devono essere pensati e messi in relazione con l’idea di città che si vuole perseguire e con previsioni realistiche di sostegno dei costi.