Nascita e i primi anni di vita di un bambino Pinerolese

“La nascita di un bambino era un evento gioioso ma sotto certi aspetti anche traumatico,mentre al giorno d’oggi viene di norma seguito dai primi giorni di gravidanza con analisi, ecografie che ti sanno dire lo stato di salute e perfino il sesso del nascituro.
Una volta molte di queste cose non c’erano,se tutto andava bene bastava qualche visita dell’ostetrica,molte volte al momento del parto era sufficiente la presenza di una donna più anziana che si era impratichita con l’esperienza,solo in seguito se c’erano complicanze veniva chiesto l’intervento del medico. 
Per i bambini bisognava avere molti ricambi di stoffa, triangolini soffici da mettere in mezzo alle gambe,altre pezze in cui venivano avvolti,per molti mesi venivano fasciati altrimenti le gambe sarebbero diventate storte,fino a metà del secolo scorso,venivano fasciate anche le braccia lungo il corpo, quei poveretti potevano solo muovere la testa,pensate che supplizio.
La pratica della fasciatura si perse verso gli anni settanta perché si capì che facendo movimento i muscoli si rafforzavano ed erano più robusti per affrontare i primi passi.
Dove c’erano bambini piccoli si vedeva tanti panni stesi ad asciugare;per sterilizzare si faceva bollire tutto.
Nei primi anni di vita,i piccoli venivano seguiti quasi esclusivamente dalla loro mamma,solo dopo i tre o quattro anni venivano mandati all’asilo.
Già una volta,come pure adesso, i bambini erano soggetti a malattie,ma difficilmente si ricorreva al medico,prima si provava sempre con i rimedi della nonna;chi è anziano si ricorderà senz’altro di aver bevuto decotti di salvia per il mal di pancia,di centaurea per la febbre,portato collane di aglio al collo come vermifuga,acqua zuccherata per il bruciore agli occhi,gocce di olio cotto con camomilla per il mal d’orecchi,decotto di aglio e aceto per il mal di denti,per il mal di gola veniva avvolta una calza di lana sporca attorno al collo da tenere tutta la notte,lardo ed assenzio pestato veniva messo sui lividi ed ematomi,queste e molte altre erano le medicine ricorrenti usate in tutte le famiglie…”